Percorri la pace

Percorri la pace, nasce nel settembre del 2011 in occasione del 50° anniversario della Marcia per la pace e la fratellanza dei popoli “Perugia- Assisi”. È un progetto di educazione alla pace che si concretizza in un viaggio d’istruzione in bicicletta sulle strade d’Europa.

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Prof. Davide Visentin
davide.visentin@canossacampus.it

Progetto

Per…corri la pace, nasce nel settembre del 2011 in occasione del 50° anniversario della Marcia per la pace e la fratellanza dei popoli “PerugiaAssisi”. È un progetto di educazione alla pace che si concretizza in un viaggio d’istruzione in bicicletta sulle strade d’Europa.
Dopo Assisi: Ginevra (UNHCR e CERN), Sarajevo (a 20 anni dalla guerra nei Balcani), Monaco di Baviera (i giovani della Rosa bianca), Santa Maria di Leuca (sulle strade di don Tonino Bello), Strasburgo (Parlamento Europeo e Consiglio d’Europa), Firenze (Dossetti, don Milani e La Pira), Roma (Comunità di Sant’Egidio), Vienna (Vajont, Mauthausen, sede ONU). Nel 2024 la Sicilia.
Molti chilometri percorsi “sulla strada”. Strada che ci ha fatto incontrare volti e luoghi, antichi e nuovi. Strada da percorrere insieme, lentamente e con un po’ di fatica perché la pace “non è il premio favoloso di una lotteria. La pace è una meta sempre intravista, e mai pienamente raggiunta (Tonino Bello)”.
Strada che parte dalle nostre case e ci pone in dialogo con le storie di popoli e persone.
Lo stile del progetto è mutuato dalla proposta di un uomo di frontiera, un viaggiatore leggero: Alex Langer. Sognava un mondo reso migliore da mediatori, costruttori di ponti, saltatori di muri, esploratori di frontiera. Nel lontano 1994, proponeva ai giovani uno stile di vita meno rampante, meno competitivo, che riteniamo ancora molto attuale: “sapete il motto che De Coubertin ha riattivato per le Olimpiadi: citius, più veloce, altius, più alto, fortius, più forte. Questo è il messaggio che oggi ci viene dato. Io vi propongo il contrario: lentius, più lento, profundius, più profondo, suavius, più dolce.”

2024 Sicilia

Percorreremo le strade di questa terra ricca di storia, arte, cultura, tradizioni, ma troppe volte ferita. Ricorderemo le stragi di Capaci e di via D’Amelio, gli omicidi di don Pino Puglisi, Peppino Impastato, Carlo Alberto Dalla Chiesa, Danilo Dolci e delle molte vittime innocenti. I temi della legalità, della lotta alle mafie, alla corruzione, ai fenomeni di criminalità e a chi li alimenta – fondanti e costitutivi nella costruzione di un mondo più giusto, più equo, pacificato – accompagneranno le nostre pedalate. Durante il percorso avremo l’opportunità di incontrare non solo chi si impegna “contro”, ma soprattutto chi lavora “per”: per la giustizia sociale, per la ricerca di verità, per la tutela dei diritti, per una politica trasparente. Visiteremo esperienze di pace-giustizia-solidarietà-cura. Cinque tappe in un territorio straordinariamente pieno di bellezza: Punta Raisi-Capaci-Palermo; Palermo-Portella della GinestraCorleone-Agrigento; Agrigento-Selinunte-Mazara del Vallo; Mazara del Vallo-Marsala-Trapani; Trapani-Erice-Cinisi-Punta Raisi.